Quando la Sicilia fece guerra all'Italia
                
				  
                 
                   
								                Autore: 
Alfio Caruso
								                Editore: 
Longanesi
								                Collana: Nuovo cammeo
												Prezzo: 
17,60 € 
								                
												Data pubblicazione: 20/11/2014
												Pagine: 320
												
												EAN: 9788830441040
												Genere: Storia
												
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                 C'è una guerra non dichiarata (e semisconosciuta) che si è combattuta in Sicilia fra il 1943 e il 1950, tra lo sbarco degli anglo-americani e l'uccisione del bandito Salvatore Giuliano. Il numero finale dei caduti, nonostante manchi una contabilità ufficiale, oscilla tra i 1500 e i 2000: soldati, carabinieri, poliziotti, mafiosi, banditi, indipendentisti, fascisti, comunisti, sindacalisti, gente comune. Di volta in volta cambiarono i pupi e gli scenari, mentre il puparo rimase sempre il Partito unico siciliano, il Pus (massoni, imprenditori, boss di Cosa Nostra, politici di ogni colore, giudici). E suoi alla fine furono i guadagni. Furono sette anni di anarchia e terrore con lo Stato ospite indesiderato. Cominciarono gl'indipendentisti. Proseguirono gli agitatori fascisti per sabotare la leva obbligatoria in favore dell'esercito della nuova Italia. Poi avvennero le rivolte contro la politica dell'ammasso, la guerriglia per il pane, la ribellione di Catania, di Comiso, di Piana degli Albanesi, di cento altri comuni. A intorbidare ancora di più le acque provvidero la congiura per instaurare a Palermo una monarchia con i Savoia e l'arruolamento della banda di Salvatore Giuliano nell'Esercito dei volontari per l'indipendenza siciliana. Nell'ombra tramavano i boss della mafia...